La “Corona Pensile” è stata rinvenuta qualche anno addietro fra i resti del crollo del piano superiore dell’ala nord dell’Edificio principale. Si presentò agli archeologi in cinque frammenti attorcigliati, unitamente a tre lunghi segmenti di catena. Era stata abilmente ricavata da un’unica sottile lastra di bronzo. Quando era nuova aveva un diametro di circa venti centimetri. La decorazione dei bordi superiore ed inferiore comprendeva un’alternanza di curve e di angoli. Le varie curve erano costituite da semicerchi ritagliati sulle fasce superiore ed inferiore. Mentre la fascia centrale, alternava piccoli triangoli con la base rivolta verso l’alto oppure verso il basso. Semicerchi e triangoli erano decorati nel loro perimetro con vari punti punzonati. Dagli angoli inferiori pendevano degli elementi di bronzo che contenevano dei pezzi di pasta vitrea di colore verde ed arancione.
La corona si trovava nella sala principale dell’ala nord, che costituiva probabilmente il centro amministrativo dell’intero sito. Nella stanza erano presenti anche tre croci appese e vare lastre di mica. Le tre croci avevano un’influenza germanica per via delle loro estremità trapezoidali. Furono messe dagli archeologi in relazione con alcune lucerne, per la natura rifrangente della mica ivi ritrovata. Le corone pendenti si ritrovavano spesso in associazione con altri tipi di lampade pendenti. Probabilmente, derivavano dalle ormai conosciute corone militari romane, che avevano un chiaro significato trionfale per Imperatori, Re, Consoli o Generali. Sebbene le corone siano state collegate alla regalità, nel periodo tardo-antico sembrano aver mantenuto un simbolismo di onore e di vittoria, piuttosto che regalità.
Le uniche corone pendenti sopravvissute intatte ci provengono dal Regno visigoto d’Iberia. I Visigoti usavano queste corone quale simbolo del potere. Ogni Re, una volta eletto, donava una corona al suo Palazzo reale per commemorare il proprio Regno. In questo contesto, le corone erano segni di onore regale, ma non di regalità, in quanto i Re dei Goti erano semplicemente “unti” e non “incoronati”. In Spagna sono invece state rinvenute altre tre corone minori, ma non regali. Tutte e tre possiedono elementi di sospensione in pasta vitrea e sono realizzate in un’unica lastra bronzea con decorazione geometrica. Le dimensioni sono simili. Quindi, sono molto più simili a quella rinvenuta sul Monte Barro che non a quelle donate dai Re dei Goti. Le corone visigote erano d’oro, mentre la corona del Monte Barro era di bronzo, come quelle spagnole. In passato, quando la corona rinvenuta sul Monte Barro era nuova, poteva anch’essa essere stata lucidata a specchio ed era di certo di un bel colore dorato, ma non era fatta d’oro come quelle dei Goti…!
Le corone minori, come quella del Monte Barro, potrebbero quindi non essere appartenute né alla più alta aristocrazia, né alla regalità, ma certamente a persone d’alto rango e con molta ricchezza. In ogni caso, dobbiamo collegare le corone a singoli individui o destinatari d’alti onori. In effetti, anche le corone pendenti romane erano dei simboli di vittoria e d’onore, ma non necessariamente di potere, nonostante il fatto che per i romani vittoria, onore e potere siano concetti strettamente legati. Quando i Goti crearono i loro regni, si appropriarono di questi simboli romani d’onore. Spesso li utilizzarono come propri, realizzandoli con le loro tecniche tradizionali.
Tuttavia, la prima corona gota di cui si abbia notizia, è quella di Reccared, citata nella “Storia del Re Wamba”. Questa corona sospesa apparve pertanto oltre quarant’anni dopo la fine dell’insediamento dei Goti sul Monte Barro. Possiamo supporre che la corona sia gota? Sappiamo che il sito è stato una fortezza di epoca ostrogota. Quindi, un simbolo romano di potere per di più in un contesto gotico, potrebbe anche indicare una politica di continuità romana da parte di Teoderico. Cosa significa allora questa corona nel contesto del Monte Barro? Potrebbe essere un simbolo di onore e vittoria? Sono entrambi due concetti questi, che si adattano più ad un contesto militare: ma per chi? E perché? Potremmo anche ipotizzare che i Goti usassero già la corona pendente quale simbolo d’onore e di gloria e che la sua decorazione geometrica potesse far pensare ad una manifattura germanica. Quindi: la corona potrebbe far pensare ad un alto ufficiale gotico residente nell’Edificio principale? Ma a chi appartenne? Forse ad un’ufficiale oppure ad un comandante reale? Ovvero ad un governatore locale?
Si potrebbe anche essere tentati di considerare la corona ritrovata sul Monte Barro come un segno di fondazione regale. Tuttavia, la corona e la fondazione del sito, non possono in alcun modo essere abbinate su base archeologica. Ciò nonostante, la semplice presenza della corona sospesa del Monte Barro, indica chiaramente un legame diretto tra l’amministrazione centrale gotica ed il sito. O almeno, con un membro dell’élite gotica. Ma il mistero permane. Nessuno, almeno per il momento, se non con la fantasia, è stato ancora in grado di svelarlo efficacemente in termini scientifici e storici…!