Monte Barro era una fortezza nell’alto medioevo?

Sono in molti a chiederselo. In che misura Monte Barro assomigliava alle fortezze coeve nella stessa regione? Ed ancora: considerato che probabilmente si trattava di un insediamento fortificato composto d’alcune mura e da diverse torri e che sembra essere stato distrutto in modo piuttosto massiccio nell’ultima guerra gotica, è del tutto ragionevole supporre che l’insediamento sul Monte Barro fosse una fortezza? 

Una cosa è certa: questa posizione collinare è tipica delle antiche fortezze. Infatti, l’insediamento di Monte Barro, fortificato oppure no, si trova in una posizione che permette di dominare un’ampia area e di essere facilmente difeso anche da pochi soldati sfruttando la naturale pendenza della montagna. La sua posizione è inoltre legata ad una serie di fortezze costruite da Teodorico sulle Alpi, che proseguivano le strategie del periodo tardo-romano. Infatti, la fortezza del Monte Barro presenta varie analogie con altre fortezze ben conosciute in questo periodo nella stessa regione. In effetti, sono note alcune fortezze simili in cui sono stati scavati altri siti archeologici (Lomello, Castel San Pietro, Bellinzona, Isola Comacina, Laino, Ponte Lambro, Monte Castello di Giano, eccetera). Tuttavia, colpisce il fatto che i forti di confine di quello stesso periodo storico, fossero presidiati da soldati ed abitati anche dalle loro famiglie. Anche questo sembra essere il caso. 

Queste coincidenze, sono sufficienti per considerare il Monte Barro una fortezza? Una descrizione dettagliata di com’erano costruiti i forti di confine nel periodo tardo-romano, è contenuta in un antico documento: lo “Strategikon” di Maurizio (582-602). E’ evidente che, sia gli Ostrogoti che i Bizantini, abbiano ereditato una certa organizzazione militare romana. Quindi, possiamo supporre che questa descrizione bizantina sia probabilmente molto accurata. Lo Strategikon afferma infatti che i forti di confine dovevano essere costruiti su colline, da cui si potevano inviare dei segnali ottici. Inoltre, dovevano essere costruiti solidamente in mattoni, pietra e malta. Maurizio, raccomandava che questi forti dovevano essere in grado d’immagazzinare cibo e acqua in grandi serbatoi per tre o quattro mesi, sempre se non c’erano dei fiumi o delle sorgenti nelle vicinanze. 

Le murature del Barro furono costruite esattamente come avrebbero dovuto essere. Inoltre, i grandi serbatoi d’acqua a servizio dell’Edificio principale, nonché le ossa di animali frantumate trovate un po’ in tutta l’area scavata, indicano certamente la presenza di cibo in abbondanza. E vi sono varie sorgenti che a tutt’oggi danno ottima acqua. Inoltre, il Monte Barro si distingue da altri “castellieri” per le sue enormi dimensioni. Questo fatto lo rendeva equivalente ai grandi “castra”, con funzioni diverse da quelle puramente militari, come la fortezza di Castelseprio del V-VI secolo, che aveva anche una piccola chiesa. Esattamente come il Monte Barro. 

Vi è infine la scoperta dell’esistenza di una particolare “Corona Pendente”. La presenza di un tale oggetto può essere attribuita solo ad una figura influente che era collegata direttamente al regime centrale. Questo significa che il Monte Barro facesse parte dell’Amministrazione territoriale? 

Monte Barro occupa una posizione invidiabile ancora oggi, dominando buona parte della Pianura Padana ed il Lago di Como. Ciò lo rendeva anche in passato un punto decisamente strategico per il controllo dei vari movimenti lungo la strada romana che collegava il lago, il valico, la flotta di imbarcazioni lacustre e fluviali con Milano e con i valichi montani. Inoltre, i ripidi bastioni del Barro erano di difficile accesso per qualsiasi esercito. Quindi, potevano essere facilmente difesi da una piccola guarnigione con ridotte risorse e pochi militari stanziali. Infine, l’abbondanza di fonti d’acqua, la coltivazione di cereali e di frutta, la possibilità di cacciare e la disponibilità di vari tipi di materiali da costruzione, ne facevano un luogo davvero ideale per la creazione di un’enclave, un po’ nascosta e ben fortificata, quindi facilmente difendibile. 

Grazie al relativo isolamento da altre montagne, le pendici meridionali del Monte Barro offrono una bella vista su Milano, a circa 40 km di distanza, nonché su gran parte della Val Padana. Il versante settentrionale, più scosceso, non è facilmente accessibile. Il passo verso il Lago di Como non è visibile, ma sono visibili altre piccole fortezze nel raggio di 20 km dal Monte Barro. È anche possibile che il Monte Barro non fosse una difesa oppure una fortificazione di prima linea, bensì il punto focale di una serie di fortini più piccoli sparsi nella zona. L’Edificio principale potrebbe essere stato il centro, cioè la sede amministrativa, non solo del Monte Barro, ma anche di altre fortezze nel raggio di 20 km dal Barro. 

La presenza della “Corona sospesa” ritrovata ai Piani di Barra, avvalora questa tesi. Fu sicuramente appartenuta ad un personaggio influente che magari la ricevette quale parte della “regalia” per la sua posizione di “governatore”. Tuttavia, la connotazione fisica del Monte Barro si rivelò a lungo essere piuttosto scomoda, anche a causa della concreta difficoltà d’accesso. Ancora oggi, infatti, è necessario camminare per più di un’ora dalla zona centrale di Galbiate per arrivare sino ai Piani di Bara. Ciò può spiegare la breve vita dell’insediamento militare. 

Nonostante l’importanza e la visibilità sul transito offerta dal Monte Barro, non vi sono ancora valide prove scientifiche che suggeriscano che qui sia stata costruita una fortificazione resistente anche in altri momenti dell’Alto o Basso Medioevo. Il fatto che il Monte Barro fosse stato abitato solo durante il breve periodo gotico, può essere utilizzato per spiegare perché facesse parte del sistema alpino romano riciclato dai Goti. Tuttavia, quando il potere dei Goti fu definitivamente disperso, l’intero sistema crollò. Alcuni storici e archeologi moderni pensano che l’insediamento del Monte Barro potesse essere collegato al regime militare degli Ostrogoti nell’Italia settentrionale. Questa tesi si basa: sulla posizione, sul contesto cronologico, sull’area fortificata circostante, nonché sulla presenza di un’inusuale e fuori contesto, “Corona sospesa”, che essi ritengono gotica.

Tuttavia, è questa l’unica tesi o vi sono altre possibilità?  A mio parere, si…!